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L’unità Operativa Complessa di Urologia, della quale fa parte l’Unità Operativa Semplice di Endoscopia/Endourologia, è intensamente dedicata alla cura dei tumori genito-urinari, della calcolosi urinaria, dell’ipertrofia prostatica e della stenosi dell’uretra e delle disfunzioni erettili.
Il trattamento chirurgico di tali patologie, viene eseguito adottando le tecniche più moderne, da quelle video-assistite (laparoscopica, retroperineoscopica) e quelle mini-invasive endoscopiche endourologiche (vedi Unità Operativa Semplice di Endoscopia/Endourologia), riservando a casi particolari le tecniche tradizionali “a cielo aperto”.
Tra le tecnologie usate, trova ampia applicazione il LASER ad Holmio, particolarmente adottato nel trattamento della calcolosi urinaria, dell’ipertrofia prostatica (HoLEP) in pazienti per i quali sia sconsigliato l’approccio endoscopico tradizionale (difetti di coagulazione, adenomi voluminosi), e dei tumori delle “alte vie urinarie” che non meritino trattamenti più demolitivi. Altre tecnologie impiegate sono quella balistica e gli ultrasuoni.
I tumori del rene vengono trattati con approccio demolitivo (nefrectomia radicale) o conservativo (tumorectomia) a seconda dei casi, adottando prevalentemente le tecniche video assistite (laparoscopia o retroperineoscopia). I tumori renali estesi alla vena cava sovra diaframmatica o francamente al cuore vengono asportati in collaborazione con i cardiochirurghi grazie a tecnica elaborata dalle equipe urologica e cardiochirurgica vicentine.
La prostatectomia radicale resta la prima opzione terapeutica per i tumori prostatici confinati; viene eseguita prevalentemente con approccio laparoscopico; il rischio di incontinenza è assai modesto e la potenza sessuale può essere preservata con tecnica “nerve sparing” anche in laparoscopia. Un trattamento alternativo è quello radiante che si avvale nella realtà vicentina della radiochirurgia stereotassica con l’uso del Cyberknife.
Le decisioni in merito vengono assunte nel corso dei meeting settimanali con radioterapista ed oncologo.
L’asportazione radicale della vescica quando indicata, si associa quasi sempre alla creazione di una neovescica continente con l’utilizzo di intestino. Il paziente operato potrà urinare per via naturale o svuotando periodicamente la vescica attraverso un tramite cateterizzabile.
La calcolosi urinaria è affrontata con le metodiche e tecnologie più moderne quali la frantumazione extracorporea ad onde d’urto (ESWL), l’estrazione percutanea o endoscopica quest’ultima (RIRS) sempre più frequentemente privilegiata. I pazienti vengono inoltre studiati dal punto di vista metabolico allo scopo di evidenziare eventuali fattori di rischio litogeno al fine di instaurare un’efficace profilassi dietetico-farmacologica.
In questa Unità Operativa, in accordo con le raccomandazioni delle Linee Guida Internazionali, il prevalente dell’ipertrofia prostatica è la resezione endoscopica, riservando a casi particolari il trattamento con LASER (HoLEP) o laparoscopico “a cielo aperto”.
La chirurgia ricostruttiva si estende ai diversi tratti delle vie escretrici superiori, ed include la pieloureteroplastica laparoscopica e la ricostruzione degli ureteri danneggiati o malformati.
L’Urologia di Vicenza adotta tutte le tecniche disponibili per il trattamento chirurgico delle stenosi dell’uretra, da quella endoscopica a quelle “a cielo aperto” che prevedono l’utilizzo di lembi di mucosa buccale o lembi di cute, liberi o peduncolati.
L’Unità Operativa che funge da centro di riferimento FINCO per l’incontinenza urinaria, è attiva presso un ambulatorio di Video-Urodinamica. L’incontinenza urinaria viene trattata usualmente in Day-Surgery con tecniche mini-invasive, compreso l’inserimento di benderelle sub uretrali, e in caso di prolasso vescicale è prevista la ricostruzione del piano perineale con sfinteri artificiali.
Impegni
Per gli aspetti legati al tempo
- Garantire una puntualità nella programmazione e comunicazione con l’utenza;
- Essere tempestivi nell’esecuzione delle prestazioni di riferimento: biopsia prostatica, cistoscopia ambulatoriale e visite prioritari, così attuando una riduzione dei tempi di attesa
- Dare informazione puntuale sull’istologia relativa a biopsia ed interventi
- Garantire l’inserimento dei pazienti in programma di trattamento in tempo compatibile con la patologia (classi di priorità)
Per gli aspetti legati alla semplicità delle procedure:
- Dare assistenza immediata ai pazienti inviati dal Pronto Soccorso permettendo così una tempestiva e puntuale diagnostica grazie alla collaborazione con l’Unità Operativa di Radiologia ed altre U.O. interessate alla patologia.
- Standardizzazione dei tempi modalità relativi al ricovero, preparazione e dimissione dei pazienti
Per gli aspetti legati all’informazione relativa al trattamento sanitario:
- fornire ai nostri pazienti una documentazione informativa il più possibile comprensibile e completa relativa al trattamento programmato
- garantire la possibilità di colloqui con il Personale medico di riferimento
Per gli aspetti legati all’orientamento, all’accoglienza e all’ingresso nelle strutture sanitarie:
- garantire la raggiungibilità dell’unità operativa mediante le indicazioni collocate in punti strategici dell’ospedale
Per gli aspetti legati alle strutture fisiche:
- presenza di ampi e confortevoli spazi di attesa
- assegnazione di stanze singole ai pazienti le cui condizioni personali (fisiche e patologiche) lo richiedano
Per gli aspetti legati alle relazioni sociali:
- garantire il rispetto della dignità, delle abitudini e credenze religiose, attivando il servizio di mediazione culturale se necessario
- garantire personalizzazione e umanizzazione del trattamento
- rassicurare e essere cortesi
- favorire la presenza dei familiari o di altro personale di assistenza ai pazienti che ne abbisognino per età, stato cognitivo, disabilità o infermità.
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- Ultimo aggiornamento: 12 Ottobre 2023 - 11:35