La cerimonia si è svolta oggi alla presenza, tra gli altri, del Direttore Generale Maria Giuseppina Bonavina e del Generale di Divisione Andrew Rohling. Gli operatori coinvolti sono particolarmente distinti per l’assistenza prestata ad una civile americana.
Essere malati in un Paese straniero, per di più con più patologie e con la necessità di essere presi in carico da diversi servizi e strutture, rappresenta una situazione particolarmente delicata: è quanto accaduto ad una donna statunitense, una civile, che è stata presa in carico dall’ULSS 8 Berica per sei mesi, fino a coordinare sul piano sanitario il suo trasferimento presso un centro medico dell’esercito statunitense in Germania, con un’ambulanza messa a disposizione dalla Croce Verde.
Una dimostrazione di professionalità e organizzazione che non è passata inosservata ai vertici del comando statunitense di stanza a Vicenza. Così, nella giornata di oggi una delegazione dell’esercito americano ha voluto ringraziare un gruppo di operatori sanitari.
Protagonisti della premiazione sono stati la dott.ssa Monica Ronzani, Coordinatore delle Degenze Private del San Bortolo; la dott.ssa Camilla Lora, all’epoca Responsabile Bed Management dell’ULSS 8 Berica; e i due volontari della Croce Verde che si sono alternati alla guida dell’ambulanza, Giancarlo Lotto e Andrea Palumbo.
A ringraziare gli operatori sanitari protagonisti della vicenda è stato Generale di Divisione Andrew Rohling, accompagnato dal Senior Italian Officer Colonnello Michele Biasiutti, dal Colonnello Capo del G1 George e dal Sottufficiale di corpo Baker.
Per l’ULSS 8 Berica erano presenti alla cerimonia il Direttore Generale Maria Giuseppina Bonavina, il Direttore Sanitario dott. Salvatore Barra; e la dott.ssa Romina Cazzaro, Direttore Medico Ospedaliero Vicenza; mentre la Croce Verde era invece rappresentata dal presidente Luigino Disegna.
«L’incontro di oggi – sottolinea la dott.ssa Bonavina – è un’ulteriore testimonianza del rapporto di collaborazione molto stretto che esiste con la comunità statunitense a Vicenza, che una volta di più ha avuto modo di apprezzare la professionalità e la capacità organizzativa della nostra sanità».
Un concetto sottolineato anche dal Generale di Divisione Andrew Rohling: «Sono grato ai medici e a tutto lo staff dell’ospedale San Bortolo per il continuo supporto alla nostra comunità americana. Apprezziamo l’eccellente qualità delle cure mediche e dell’assistenza fornite dal personale sanitario italiano ai nostri soldati e alle loro famiglie e siamo onorati per la grande partnership».