L’ULSS 8 Berica ha firmato con Federfarma Veneto e Farmacie Unite la convenzione che conferma il coinvolgimento delle farmacie in questa fondamentale attività di prevenzione, sulla base dei positivi risultati della sperimentazione condotta negli ultimi due anni
D’ora in avanti, per i vicentini che riceveranno a casa l’invito a partecipare gratuitamente allo screening per il tumore del colon-retto, il punto di riferimento sarà sempre la farmacia vicino a casa: l’ULSS 8 Berica ha infatti sottoscritto con Federfarma Vicenza e Farmacie Unite la convenzione che – recependo il documento di indirizzo approvato recentemente dalla Giunta della Regione del Veneto – istituzionalizza il coinvolgimento delle farmacie in questa fondamentale attività di prevenzione.
Viene così confermato anche per il futuro un modello organizzativo che era stato avviato a inizio 2021 sotto forma di sperimentazione e che negli ultimi due anni ha evidenziato risultati positivi. Più in dettaglio, il cittadino riceve per posta – dalla Centrale Organizzativo screening della propria ULSS di riferimento – l’invito ad effettuare l’esame gratuito per lo screening del colon-retto, insieme all’elenco delle farmacie aderenti presso le quali troverà il kit necessario; alla stessa farmacia potrà poi riconsegnare il campione da analizzare, che sarà trasportato all’ULSS per l’esame.
In precedenza, invece, per recuperare il kit e riconsegnare il campione i cittadini dovevano recarsi due volte presso le sedi delle Aziende socio-sanitarie, generalmente uniche per ciascuna città e non presenti nei piccoli centri, oltre che accessibili con un orario di apertura ben diverso rispetto alle farmacie. Il nuovo modello organizzativo introduce dunque un notevole beneficio per il cittadino in termini di facilità di accesso, che si traduce in una maggiore percentuale di adesioni alla campagna di screening.
«Gli screening oncologici – sottolinea la dott.ssa Maria Giuseppina Bonavina, Direttore Generale dell’ULSS 8 Berica – rivestono un’importanza decisiva per la prevenzione e la diagnosi precoce di alcune tra le più diffuse patologie tumorali. Rappresentano un impegno continuativo che vede la nostra Azienda mettere in campo risorse di assoluto rilievo in termini di personale, dotazioni tecniche e investimenti economici. In questo contesto si capisce l’importanza di questo accordo, che sancisce la prosecuzione di un modello organizzativo che ha dimostrato di essere efficace nel favorire un maggiore tasso di adesione allo screening del tumore del colon-retto».
Proprio sui benefici del coinvolgimento delle farmacie per incrementare il tasso di adesione allo screening richiama l’attenzione il dott. Giovanni Battista Scaroni, presidente di Federfarma Vicenza: «Negli ultimi due anni questa nuova organizzazione ha consentito di ottenere importanti risultati sia per il numero di utenti che hanno ritirato il kit sia per quanti poi hanno effettivamente riconsegnato il campione, a conferma dell’importanza non solo della facilità di accesso garantita dalle farmacie, ma anche del ruolo e dell’impegno dei farmacisti per spiegare al cittadino l’importanza dello screening e tutte le fasi della procedura. In generale, una volta di più le farmacie si confermano un fondamentale presidio di quartiere del sistema sanitario pubblico e una risorsa preziosa per campagne di sensibilizzazione e prevenzione rivolte alla popolazione».
«Grazie alla capillarità territoriale delle farmacie, – aggiunge il dott. Nicola Zerbinato, Consigliere Delegato di Farmacie Unite – vengono garantiti alla popolazione servizi di qualità importanti per la salute e con la firma di questa convenzione si rafforza la sempre maggiore centralità delle farmacie come punti di riferimento della sanità nel territorio e dell’importanza della figura del farmacista come professionista sanitario. Un valore aggiunto infatti, oltre alla consegna e al ritiro dei kit inerenti lo screening colon retto, è l’approccio proattivo del farmacista nel sensibilizzare il cittadino sui comportamenti da adottare per una corretta educazione sanitaria: in questo modo si consolida l’auspicata sinergia tra la sanità pubblica e la farmacia».
Va ricordato che in Veneto lo screening per il tumore del colon-retto è offerto gratuitamente a tutti i cittadini tra i 50 e i 69 anni, uomini e donne, con cadenza biennale.
Nel corso del 2022 sono stati 56.773 i cittadini in questa fascia di età che hanno ricevuto l’invito da parte della Centrale Unica Screening dell’ULSS 8 Berica, con un tasso di adesione del 63,5 %, pari a 36.092 esami di primo livello eseguiti. Per il 3,6% di loro, pari a 1.290 utenti, si è reso necessario un esame di II livello; complessivamente, grazie allo screening del colon retto nella sola ULSS 8 Berica nel 2022 è stata possibile la diagnosi precoce e rimozione di 28 forme tumorali o pre-cancerose.