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Scienze Infermieristiche: due incontri nelle scuole sulla professione di infermiere

Scienze Infermieristiche: due incontri nelle scuole sulla professione di infermiere

Li organizzano Ulss 8 Berica e Università degli Studi di Verona, martedì 4 aprile al Liceo Scientifico Quadri e venerdì 21 aprile all’Istituto Boscardin

Promuovere il corso di laurea in Scienze Infermieristiche facendo conoscere ai giovani la professione dell’infermiere: è questo l’obiettivo degli incontri organizzati dall’ULSS 8 Berica e dall’Università degli Studi di Verona che si svolgeranno martedì 4 aprile al Liceo Scientifico Quadri e venerdì 21 aprile all’Istituto Boscardin.
Entrambi gli appuntamenti prevedono un primo intervento a cura del prof. Paolo Fabene, presidente del Corso di Laurea in Infermieristica dell’Università degli Studi di Verona, con sede anche a Vicenza, quindi il contributo della dott.ssa Marisa Padovan, Direttore della Direzione Professioni Sanitarie dell’ULSS 8 Berica, per concludere con le testimonianze del dott. Federico Pegoraro, presidente dell’ordine Professionale degli Infermieri di Vicenza e di alcuni infermieri e coordinatori infermieristici dell’ULSS 8 Berica.

«Come Azienda collaboriamo non solo all’organizzazione del corso di laurea in Scienze Infermieristiche con sede a Vicenza, ma anche alla sua promozione – sottolinea la dott.ssa Maria Giuseppina Bonavina, Direttore Generale dell’ULSS 8 Berica – e questo fa capire molto chiaramente l’importanza che riconosciamo alla figura degli infermieri all’interno dei nostri servizi. Non solo, il fatto di poter svolgere i tirocini all’interno delle nostre strutture sanitarie rappresenta sicuramente una garanzia di qualità di questa esperienza sul piano formativo, in quanto viene dedicata una grande attenzione da parte di tutti i nostri operatori a formare e far sentire coinvolti i tirocinanti. Allo stesso tempo per l’Azienda è un’opportunità per creare una prima reciproca conoscenza con quelli che saranno gli infermieri di domani, anche nell’ottica di favorire il reclutamento di una figura sempre più ricercata».

Obiettivo degli incontri è proprio far comprendere meglio ai giovani una professione di grande rilievo sociale e ricca di stimoli, come spiega la dott.ssa Padovan: «Innanzitutto vorrei ringraziare gli istituti scolastici coinvolti per questa opportunità a noi e ai giovani di creare un contatto diretto, un confronto tra chi sta frequentando il corso di laurea e chi già lavora come infermiere. Questa è una professione di ampio respiro perché offre molte opportunità professionali, in contesti anche molto diversi: si va dalla specializzazione nell’assistenza alla carriera più di tipo organizzativo. Inoltre è una professione che consente di lavorare con le persone e per le persone, perché oggi l’infermiere oltre a collaborare con i colleghi è parte integrante di un’équipe multi professionale e naturalmente il fine ultimo è la salute dei pazienti, che possono essere anche questi molto differenti per caratteristiche e problematiche. Inoltre anche dal punto di vista occupazionale si tratta di un percorso di studi che offre la garanzia di un’occupazione praticamente immediata: il 99,8% dei laureati trova lavoro dopo pochi mesi, molti hanno già proposte di lavoro prima di finire il percorso di studi. Del resto secondi i dati Istat già nel 2020 nel nostro Paese si registrava una carenza di infermieri per circa 65 mila unità: dunque è una professione assolutamente richiesta. E c’è anche un vantaggio in termini di prossimità, perché si tratta di una professione della quale c’è una richiesta capillare nel territorio, pertanto gli studenti vicentini sanno di poter frequentare il corso di laurea a Vicenza, magari svolgere il tirocinio nell’ospedale più vicino a casa e quindi trovare lavoro in una struttura limitrofa; ma viceversa è anche un lavoro che può essere trovato e svolto ovunque, per chi invece volesse avere l’opportunità di trasferirsi altrove».

Un percorso che offre molteplici opportunità anche dal punto di vista accademico: dopo la laurea triennale è possibile infatti iscriversi alla laurea magistrale ed eventualmente conseguire un dottorato di ricerca, oppure frequentare diversi master clinici, e sono sempre più numerosi degli studenti neo-laureati che scelgono di intraprendere una di queste strade.

La formazione continua ha un ruolo essenziale anche nello svolgimento della professione: «La figura professionale degli infermieri si è evoluta in modo radicale negli ultimi vent’anni – sottolinea ancora la dott.ssa Padovan -. Anche a loro oggi è richiesto un aggiornamento costante, anche perché i nuovi protocolli prevedono un grado di autonomia e responsabilità sempre maggiori e una stretta integrazione e collaborazione nell’équipe, si lavora per obiettivi in squadra e in sinergia. Anche per questo motivo è una professione impegnativa, ma che dà anche grandi soddisfazioni».

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