Il 2024 è stato un anno da record per la Banca del Latte Materno Donato (BLUD) dell’ospedale di Vicenza,
che ha registrato il massimo storico sia per quanto riguarda il numero di donatrici, sia per la quantità di latte
raccolto e somministrato ai piccoli pazienti della Terapia Intensiva Neonatale.
Più in dettaglio, le donatrici sono arrivate a essere 50, contro le 40 del 2023 (+25%), e l’incremento
dell’attività ha consentito di far fronte nel migliore dei modi anche ad un aumento delle necessità: nel corso
del 2024 sono stati somministrati ben 157 litri ai bambini ricoverati nella Terapia Intensiva Neonatale
dell’ospedale di Vicenza, contro i 98 somministrati nell’anno precedente.
Ulteriori 28 litri sono stati utilizzati per alimentare bambini nati a termine ma che per varie situazioni
necessitavano di un supporto per l’alimentazione, come alcune patologie dell’apparato gastrointestinale o
altre condizioni cliniche o ancora per la temporanea mancanza di latte da parte delle neo-mamme o per
condizioni (rare, ma possibili) che determinano controindicazioni all’allattamento nelle madri. Inoltre circa
15 litri sono stati forniti agli ospedali dell’ULSS 7 Pedemontana, nell’ottica di una collaborazione su base
provinciale tra le diverse Pediatrie.
«I numeri raggiunti nel corso del 2024 sono di assoluto rilievo – sottolinea la dott.ssa Stefania Vedovato,
responsabile della Terapia Intensiva Neonatale dell’ospedale di Vicenza – e sono frutto sicuramente di un
grande di tutto il personale della BLUD, della Terapia Intensiva Neonatale (TIN) e della Croce Bianca nel
promuovere l’importanza del latte materno per i neonati e la possibilità della donazione, nei casi in cui ci
sono le condizioni, ma il merito più grande naturalmente va alla generosità delle mamme donatrici. Voglio
sottolineare che questo non inficia quanto ogni mamma fa per il proprio bambino: le mamme fanno tutto il
possibile ma dove il latte non è sufficiente il latte della BLUD diventa una risorsa preziosa. Una risorsa resa
possibile dalla grande generosità ma anche dall’impegno delle mamme donatrici, perché la donazione non
significa solo estrarre il latte, ma anche seguire scrupolosamente il protocollo per conservarlo in freezer, così
da garantirne la sicurezza, e sottoporsi di buon grado ai controlli che necessariamente dobbiamo fare per
assicurarci che siano rispettare le corrette modalità di conservazione e trasporto».
Ma tra gli obiettivi raggiunti dalla BLUD del San Bortolo nel 2024 non vi sono solo i numeri: molto
importante è stato anche l’ottenimento della certificazione di qualità UNI EN ISO 9001, un risultato tutt’altro
che banale in quanto tra le diverse BLUD attive su tutto il territorio nazionale vi sono modalità organizzative
e operative anche molto diverse, pur nel rispetto delle linee guida nazionali e internazionali esistenti.
La certificazione di qualità attesta che la BLUD dell’ospedale San Bortolo rispecchia una serie di importanti
requisiti lungo tutto il percorso, garanzia di qualità e sicurezza per i bambini alimentati con il latte materno
donato e per i loro genitori.
Più in dettaglio, la certificazione attesta che i processi di raccolta, trasporto, conservazione, preparazione e
distribuzione sono tracciati, controllati, ripetibili e sottoposti a verifica da parte di un soggetto esterno. Si
tratta di un passaggio importante anche nella prospettiva futura di contribuire alla creazione di una rete
regionale delle BLUD in grado di collaborare insieme lavorando in modo uniforme.
«La BLUD dell’ospedale di Vicenza continua a crescere, grazie alla grande generosità delle mamme e alla
competenza ed entusiasmo dei sanitari – commenta la dott.ssa Patrizia Simionato, Direttore Generale
dell’ULSS 8 Berica -. Sicuramente questi dati, così come l’ottenimento della certificazione di qualità,
rappresentano un ulteriore salto di qualità e la rendono una delle strutture di riferimento in questo ambito».
Come noto, per i bambini nati pretermine il latte materno rappresenta un vero e proprio “farmaco naturale”,
in grado non solo di favorire la crescita dei neonati, ma anche di prevenire alcune patologie tipiche. È
dimostrato ad esempio che il latte umano facilita i processi digestivi nel bimbo nato pre-termine, contiene
sostanze nutritive importanti e rafforza le sue difese immunitarie.