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Radiografia mobile, un servizio innovativo per i pazienti non autosufficienti

Radiografia mobile, un servizio innovativo per i pazienti non autosufficienti

Il progetto rappresenta un modello avanzato per rispondere ad un bisogno di salute nella logica della reingegnerizzazione dei servizi a favore dei cittadini

L’ULSS 8 Berica è tra le prime in Italia ad attivare un servizio capillare su tutto il territorio, attraverso due mezzi appositamente attrezzati, uno per ciascun Distretto. L’iniziativa è frutto di un investimento di circa 240 mila euro ed è stata realizzata grazie ad un finanziamento della Fondazione San Bortolo

È un’innovazione organizzativa di grande portata, che porterà concreti benefici per migliaia di pazienti non autosufficienti, quella presentata oggi dall’ULSS 8 Berica, che è tra le prime aziende socio-sanitarie in Italia ad avere messo a punto un servizio di radiografia mobile capillare su tutto il territorio.

A beneficiarne saranno, in caso di necessità, i circa 3.800 ospiti delle strutture residenziali per anziani non autosufficienti nel territorio dell’ULSS 8 Berica.

Per loro quindi, d’ora in avanti, in caso di fratture o altre condizioni che suggeriscano la necessità di una radiografia non sarà più necessario attivare un trasporto tramite un’ambulanza, ma sarà inviato direttamente presso la struttura residenziale un mezzo attrezzato, dotato di una sofisticata apparecchiatura mobile in grado di effettuare la radiografia direttamente sul letto del persona assistita.

Considerando che ogni anno sono circa 3.000 gli ospiti delle strutture residenziali o i disabili non autosufficienti non trasportabili per i quali viene attivano il trasporto in ospedale per effettuare una radiografia, è evidente la grande portata di questo nuovo servizio.

«Il Covid – sottolinea la dott.ssa Maria Giuseppina Bonavina, il Direttore Generale dell’ULSS 8 Berica – ci ha insegnato a pensare a modelli organizzativi innovativi per ridurre gli accessi ospedalieri non strettamente necessari. Durante la pandemia l’obiettivo era limitare le possibilità di contagio, un tema che comunque, voglio sottolinearlo, oggi non è scomparso, ma certamente portare il più possibile i servizi dai pazienti presenta molti altri benefici: in primis per questi ultimi, riducendone i disagi, ma anche sul piano organizzativo perché ci consente di utilizzare in modo più razionale risorse preziose come ad esempio i mezzi di soccorso e i relativi equipaggi. Quella che presentiamo oggi è dunque una soluzione innovativa grazie alla quale miglioriamo sia la qualità dell’assistenza, sia l’efficienza del nostro sistema. Ringrazio dunque la Fondazione San Bortolo per avere creduto in questo progetto ed essersi attivata ancora una volta con grande generosità per aiutarci a reperire le risorse finanziarie necessarie».

Il tutto rafforzando ulteriormente il rapporto con la rete delle Strutture Residenziali per Anziani non Autosufficienti, come sottolinea il dott. Achille Di Falco, Direttore dei Servizi Socio-Sanitari dell’ULSS 8 Berica: «Come Azienda socio-sanitaria abbiamo da sempre una stretta collaborazione con le Strutture Residenziali per Anziani, che si sviluppa a vari livelli. Sicuramente avere attivato un servizio di radiografia mobile consentirà di migliorare ulteriormente gli standard di presa in carico degli ospiti, perché renderà molto più semplice e veloce effettuare l’esame, e senza più alcun tipo di disagio legato al trasporto. Questo si tradurrà anche una semplificazione dell’attività per gli operatori delle strutture, perché l’ospite non dovrà più essere preparato per il trasporto e quindi riportato a letto, spesso in condizioni di stress o stanchezza dovuti allo spostamento in ospedale. Questo progetto è frutto della sinergia delle competenze espresse da tutte le persone e da tutti i professionisti convolti in una visione d’insieme che va oltre gli schemi classici e che prova a disegnare e organizzare servizi che partono dai bisogni espressi dai cittadini. Un’altra dimostrazione che #insiemesipuò».

Il tutto con un’apparecchiatura di ultima generazione, in grado di eseguire esami non solo sugli arti ma anche su tutto il tronco, con un raggio di sicurezza dalle radiazioni minimo (solo un metro e mezzo circa) e dunque adatto a essere utilizzato anche in spazi relativamente ridotti.
L’apparecchiatura utilizzata è compatta (circa 56 cm di profondità per 136 cm di altezza in modalità trasporto) e pesa circa 80 kg, dunque può essere trasportata mediante un semplice mezzo furgonato. Il generatore di raggi X è di tipo ad alta frequenza ed è connesso ad un PC portatile tramite il quale viene comandata l’esecuzione dell’esame e vengono elaborate le immagini acquisite, che vengono quindi trasmesse al reparto di Radiologia dell’ospedale di riferimento, dove l’esame può essere refertato praticamente in tempo reale dai medici radiologi dell’ULSS 8 Berica.
Il tutto con una notevole maneggevolezza e facilità di utilizzo, tale da consentire la presenza di un unico operatore.

Per garantire il servizio in modo capillare su tutto il territorio, l’ULSS 8 Berica ha attivato fin da subito due mezzi, uno a Vicenza per il Distretto Est e uno ad Arzignano per il territorio dell’Ovest Vicentino. Il tutto con un investimento di oltre 240 mila euro per le sole apparecchiature radiografiche mobili, grazie al sostegno finanziario della Fondazione San Bortolo: «Abbiamo posto la massima attenzione sui contenuti del progetto – spiega Franco Scanagatta Presidente della Fondazione San Bortolo – cogliendone gli aspetti di grande riguardo per le categorie deboli, quali gli ospiti delle strutture per anziani, ci siamo dati da fare e abbiamo fatto squadra interessando sensibili donatori.  I due mezzi sono stati messi a disposizione a prezzo agevolato da Pino Ceccato di Ceccato Motors, sono stati quindi dotati ciascuno di un’apparecchiatura mobile per radiografie di tecnologia inizialmente sanitario-militare di pronto intervento, ripensata per l’assistenza extraospedaliera, grazie all’importante collaborazione con benefattori quali Lino Dainese di LD72, Ines Cazzola, Giuseppe De Cassan, Silvana Fiorentini, Rader SpA, Omis SpA, Viacqua SpA e Fondazione Mioni che ha donato gli automezzi».

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