In relazione alla raccomandazione del Ministero della Salute circa l’utilizzo preferenziale del vaccino AstraZeneca per le persone di età superiore ai 60 anni, l’ULSS 8 Berica precisa che tale indicazione non comporta alcuna variazione nella campagna di vaccinazione nel breve periodo.
Le prossime sedute programmate riguardano infatti i cittadini over 80 (per i quali è previsto il completamento della somministrazione della prima dose entro domenica 11 aprile) e i pazienti fragili: entrambe categorie per le quali viene utilizzato il vaccino Pfizer.
L’utilizzo del vaccino AstraZeneca è invece previsto, in questa fase della campagna di vaccinazione, per gli utenti tra i 70 e i 79 anni, dunque di età ben superiore rispetto al limite suggerito dal Ministero della Salute.
L’unica variazione riguarda gli accompagnatori dei soggetti “fragili” (legge 104), per i quali se conviventi è prevista contestualmente la vaccinazione con AstraZeneca, contestualmente alla vaccinazione dei loro cari (con Pfizer). Dalla giornata di ieri, dall’arrivo della circolare, tali accompagnatori sono stati vaccinati con AstraZeneca se di età superiore ai 60 anni, mentre per quelli di età inferiore – un numero non cospicuo di persone – gli operatori dell’ULSS 8 Berica hanno provveduto a raccogliere i nominativi al fine di richiamarli in un secondo momento, per essere vaccinati nelle prossime settimane con la tipologia di vaccino più adatta.
I richiami
Si precisa inoltre che, in conformità con le linee guida ministeriali, gli utenti che hanno già ricevuto una prima dose del vaccino AstraZeneca saranno regolarmente sottoposti al richiamo con il medesimo vaccino, nei tempi previsti, senza limitazioni di età.
Le valutazioni del CTS
Si ricorda inoltre quanto evidenziato dal Comitato Tecnico Scientifico, dopo avere esaminato tutta la documentazione disponibile, nonché le valutazioni di AIFA ed EMA: l’associazione tra il vaccino AstraZeneca e i casi di tromboembolismi è estremamente rara e comunque non è stata riscontrata nei soggetti di età superiore a 60 anni, nei quali l’incidenza dei casi a seguito della vaccinazione risulta addirittura inferiore rispetto a quella attesa. Viceversa, il vaccino si è dimostrato sicuramente efficace nel ridurre il rischio di malattia grave, ospedalizzazione e morte a seguito di contagio da Covid-19, pertanto il bilancio circa l’utilizzo del vaccino AstraZeneca si conferma positivo e appare progressivamente più favorevole al crescere dell’età, sia in considerazione dei maggiori rischi di sviluppare la malattia in forma grave, sia per il mancano riscontro di un aumento del rischio di eventi trombotici nei soggetti vaccinati di età superiore ai 60 anni.
La campagna di vaccinazione
Ad oggi l’ULSS 8 Berica ha somministrato 111.955 dosi di vaccino anti-Covid e vaccinato 80.790 vicentini, dei quali 31.165 hanno già ricevuto la seconda dose. Per quanto riguarda in particolare il vaccino AstraZeneca, ne sono state somministrate 31.888 dosi senza registrare alcuna reazione avversa significativa, al di là di alcuni casi di malesseri temporanei passati spontaneamente nel giro di circa 24 ore.
Nella giornata di oggi è prevista la somministrazione in Fiera di Vicenza della prima dose ai nati nel 1934 (1300 persone) e a Lonigo delle seconde dosi per i nati tra il 1929 e il 1900; sempre oggi, in Fiera, sarà completata la somministrazione delle seconde dosi ai farmacisti (298).
Le vaccinazioni proseguiranno in Fiera di Vicenza anche nel fine settimana: domani con la prima dose per i nati ne 1935 (1.400 utenti) e domenica con la prima dose per la coorte del 1936 (1400 utenti), completando così la somministrazione almeno della prima dose a tutti gli over 80, che nell’ULSS 8 Berica sono più di 32.000.
Per lunedì 12 aprile sono già in programma le seconde dosi per i nati nel 1938 in Fiera.
Nei prossimi giorni si proseguirà inoltre con i prenotati attraverso portale regionale sia tra gli appartenenti alle categorie dei “fragili”, sia per gli over 70.
Per quanto riguarda invece in particolare le vaccinazioni ad opera dei Medici di Medicina Generale, sono 7.739 quelle da loro già effettuate nelle prime due settimane di attività, mentre per la prossima settimana è prevista la vaccinazione domiciliare da parte dei MMG per circa 1.000 loro assistiti.