Unità Operative
L’Otorinolaringoiatria effettua visite secondo le seguenti modalità:
• Attività ambulatoriale urgente (consulenza specialistica ORL per utenti inviati dal PS centrale o pediatrico; visite specialistiche urgenti per pazienti inviati dal Medico Curante con impegnativa in priorità U)
• Attività ambulatoriale programmata (visite divisionali di primo livello; visite specialistiche di controllo; visite ambulatoriali superspecialistiche di secondo livello: otochirurgiche, vestibologiche, foniatriche)
• Attività Endoscopica ORL (esami video-endoscopici delle vie aero-digestive superiori, video-endoscopia oncologica; gestione ausili fonatori in pazienti sottoposti a laringectomia totale)
L’attività ambulatoriale urgente viene effettuata presso: Ambulatorio di PS specialistico ORL, IV piano dell’Area C con orario 8:00 – 14:00 dal lunedì al venerdì; Ambulatorio di reparto, V piano area D con orario 14.00 – 20.00 dal lunedì al venerdì; 8.00 – 12.00 sabato, domenica e giorni festivi. Nelle restanti ore, per richieste urgenti non procrastinabili, è attivo un servizio di pronta disponibilità. In questo caso il medico specialista ORL reperibile viene attivato dal PS centrale.
L’attività ambulatoriale programmata viene svolta presso l’Ambulatorio Divisionale ORL, IV piano area C (dal lunedì al venerdì 8:30 – 13:00). Gli ambulatori di secondo livello di Otochirurgia (mercoledì e venerdì 8:30 – 13:00), Vestibologia (mercoledì 8:30 – 13:00) e Foniatria (martedì 8:30 – 13:00) sono situati al I piano del Poliambilatorio (Area L “Chiostro”).
L’Attività Endoscopica ORL viene effettuata presso il Servizio di Endoscopia Digestiva e Respiratoria al piano terra Area D (dal lunedì al venerdì 8:30 – 13:30). Il mercoledì l’attività endoscopica ORL è dedicata alla valutazione dei pazienti con patologia oncologica dei distretti della testa e del collo.
Principali visite e prestazioni eseguite presso l’UO di Otorinolaringoiatria:
– Visita Otorinolaringoiatrica (ORL)
– prima visita e controlli. Si esegue per qualsiasi disturbo riguardante l’orecchio, il naso, la gola e più estesamente il collo, sia in pazienti adulti che in età pediatrica, secondo la priorità indicata nell’impegnativa dal Medico prescrittore. I controlli successivi alla prima visita vengono programmati su indicazione dello Specialista otorinolaringoiatra o su richiesta del Medico di Medicina Generale con specifica impegnativa.
– Visita Otochirurgica
– prima visita e controlli. Si rivolge a tutti i pazienti affetti da patologie dell’orecchio come sordità, otalgia, otorrea, acufeni (fischi, ronzii, ecc..), vertigine, instabilità. È finalizzata alla diagnosi e alla programmazione terapeutica di tutte le malattie dell’orecchio esterno, medio ed interno nonché alla selezione dei pazienti che presentano una indicazione chirurgia (drenaggio transtimpanico, canalplastica, stapedoplastica, miringoplastica, timpanoplastica, impianti BAHA, impianti cocleari). Le visite di controllo riguardano il monitoraggio del trattamento e la valutazione post-chirurgica. – Visita audiologica pediatrica. È dedicata ai neonati o bambini in cui sia sospettato o diagnosticato un deficit dell’udito o un ritardo nello sviluppo del linguaggio. La visita mira alla diagnosi precoce dei bambini nati con disturbi uditivi al fine di programmare una corretta terapia della loro patologia uditiva (dalla protesizzazione acustica all’impianto cocleare) per permettere che tali pazienti sviluppino un corretto apprendimento del linguaggio.
– Visita foniatrica. È rivolta a pazienti, adulti o pediatrici, che presentano disturbi della voce, della parola o del linguaggio anche secondari ad ipoacusia. La visita potrà essere integrata da esame audiometrico standard, impedenziomeetria o audiometria comportamentale. Se necessario potrà essere programmato lo studio dei potenziali evocati tronco-encefalici (ABR). Sulla base di quanto emerso dalla valutazione eseguita potrà essere pianificato l’eventuale trattamento logopedico.
– Esami Audio-Vestibolari. Sono esami strumentali mirati a studiare la funzione dell’udito e dell’equilibrio.
Audiometria tonale: misurazione della soglia uditiva espressa dalla minima intensità (in Decibel) a cui si è in grado di sentire un suono a frequenze diverse (in Hertz). Il test viene eseguito sia per via aerea (cuffia) che per via ossea (vibratore osseo) in una cabina silente con eventuale mascheramento contro-laterale ove necessario. Si utilizza un apparecchio tarato computerizzato chiamato audiometro; i risultati vengono riportati su di un grafico che prende il nome di audiogramma tonale.
Audiometria Vocale: serve a valutare la capacità di comprensione delle parole ad una certa intensità di suono. Al paziente vengono fatte ascoltare in cuffia delle parole ad intensità diverse che dovrà ripetere all’Audiometrista. Anche in questo caso i risultati verranno rappresentati in un grafico (audiogramma vocale).
Audiometria comportamentale: è un approccio attraverso il quale si richiede la risposta del bambino allo stimolo sonoro. La risposta utilizzata dipende dallo stadio evolutivo del bambino. Durante l’esame, il bambino dovrebbe essere sveglio e vigile. Lo stimolo è fornito attraverso una cuffia auricolare o un microfono e il bambino risponde mostrando di essere consapevole dei suoni. Durante i primi mesi di vita del bambino, l’audiometria comportamentale consiste nell’osservazione attenta, da parte di personale preparato, dei cambiamenti impercettibili nelle attività di un bambino (come movimenti degli occhi e della testa) quando viene esposto a stimolazione sonora (osservazione del comportamento o reattometria). Quando il bambino avrà raggiunto l’età di circa 2 anni, sarà capace e anche disposto a rivolgere la propria attenzione verso i suoni, aiutato da una luce lampeggiante o da un giocattolo che si muove ogni volta che il bambino risponde (audiometria con aiuto visivo). Normalmente, fra i 2 e i 3 anni, la maggior parte dei bambini può imparare a partecipare ad un’attività di gioco condizionata, come ad esempio mettere un cubo in una scatola o un piolo in un incavo ogni volta che sentono un suono (audiometria con giocattoli). I bambini più grandi (dai 5 anni di età) e gli adulti sono in grado di alzare una mano o premere un pulsante ogni volta che sentono un suono (audiometria tonale). Impedenziometria: è un test composto da due fasi, la prima misura la complaiance timpanica (cedevolezza del timpano), ottenuta mandando in successione una pressione positiva e negativa in modo da far spostare la membrana del timpano e da valutarne la sua funzionalità. La seconda fase prevede la rilevazione dei riflessi stapediali sia dallo stesso lato (ipsi-laterali) che dal lato opposto (contro-laterali) permettendo la valutazione del funzionamento della catena ossiculare: martello – incudine – staffa. Nell’insieme il test è fondamentale per individuare eventuali problemi a carico dell’orecchio medio (sospetta otosclerosi o presenza di catarro nell’orecchio); il test viene eseguito inserendo un tappino di gomma con tre piccoli fori, all’interno del condotto uditivo esterno in modo da ottenere una chiusura ermetica e poter ottenere la registrazione.
Potenziali Evocati Acustici (ABR): esame elettro-fisiologico che indaga l’integrità del nervo acustico (VIII nervo cranico) evidenziando eventuali micro-alterazioni (esempio: neurinoma dell’acustico in fase iniziale). Viene prescritto come primo esame a carico del nervo acustico vista la sua grande affidabilità e precisione, solo di fronte ad un tracciato non perfetto viene richiesta una Risonanza Magnetica. L’esame, eseguito con parametri e modalità differenti, può essere molto utile anche per rilevare una soglia uditiva oggettiva, cosa molto importante sia per i sospetti di ipoacusia infantile (che può essere evidenziata e quantificata in tempi abbastanza precoci, essendo l’esame già attendibile nei primi mesi di vita) sia per oggettivare ipoacusie in ambito medico-legale quando vi sono dubbi sull’attendibilità di un esame audiometrico tonale che è sempre espressione di un giudizio soggettivo.
Videonistagmografia: si tratta dell’osservazione dei movimenti oculari involontari (nistagmi) associati a stimolazione dell’apparato vestibolare (componente dell’orecchio interno che regola l’equilibrio) per mezzo di una o due (una per occhio) telecamere ad infrarossi. La telecamera permette di riprendere movimenti spontanei degli occhi, in condizioni basali o esaltati da deviazioni laterali (destra-sinistra) oppure verticali (alto-baso). Nell’ambito di una valutazione dei disturbi labirintici, possono essere effettuate contestualmente una serie di manovre quali posizionamenti della testa e del corpo rispetto alla posizione eretta, oppure rapide oscillazioni della testa (studio registrato del nistagmo spontaneo, posizionale, provocato ) per “svelare” movimenti coniugati patologici degli occhi e proseguire con una stimolazione labirintica mediante irrigazione dei condotti uditivi con acqua calda o fredda per stimolare il labirinto (test clinico della funzione vestibolare con prove caloriche). In questi casi l’esame può risultare lievemente fastidioso per la possibile comparsa transitoria di vertigine e nauseata.
– Esami videoendoscopici delle Vie Aero-Digestive Superiori (VADS) Lo studio video-endoscopico delle VADS permette la valutazione interna (endoscopica) delle varie strutture che costituiscono le vie aeree e digestive superiori (fosse nasali, rinofaringe, orofaringe, ipofaringe e laringe) per poterne studiare l’anatomia, la funzionalità e le possibili patologie. In casi specifici l’esame può essere esteso all’esofago o alla trachea cervicali. Viene eseguito normalmente in anestesia locale attraverso il naso o la bocca utilizzando appositi strumenti endoscopici flessibili (fibroscopi) o rigidi (telescopi). Questi strumenti possono essere connessi ad una telecamera in grado di captare l’immagine endoscopica ed eventualmente elaborarla per un’analisi più fine rendendola visibile su di un monitor (video-endoscopia). Dall’esame potranno essere estrapolati brevi filmati o singoli fotogrammi utili per l’archiviazione e la refertazione. Con la stessa metodica videoendoscopica potranno essere eseguite biopsie per l’analisi istologica dei tessuti o piccoli interventi in anestesia locale (es. asportazione di polipi, rimozione di corpi estranei…). I singoli esami che compongono la videoendoscopia delle VADS, e che possono essere variamente associati tra loro a seconda delle indicazioni, sono: • videorinoscopia (rinofaringoscopia a fibre ottiche): permette lo studio delle cavità nasali e delle strutture associate (seni paranasali, rinofaringe…) • videolaringoscopia (laringoscopia a fibre ottiche): per la valutazione anatomica e funzionale della laringe e delle strutture connesse (corde vocali vere e false, epiglottide, cono ipoglottico…) • videotracheo-broncoscopia (tracheoscopia a fibre ottiche): analisi della prima parte della via aerea (trachea e bronchi principali) • videofarigo-esofagoscopia: analisi della prima parte della via digerente (ipofaringe ed esofago cervicale) • videopanendoscopia (videoendoscopia delle vie aeree e digestive superiori): per la valutazione contestuale di tutti i distretti delle VADS Gruppo Oncologico Multidisciplinare (GOM) Testa-Collo
Recapiti e punti di erogazione
Elenco dei recapiti e punti di erogazioni afferenti a questa prestazione.
- Area D - Piano Terra
dal Lunedì al Venerdì dalle 8.00 alle 13.00
(Numero Verde CUP) per prenotazioni e disdetta appuntamenti telefonici da rete fissa, attivo dal Lunedì al Venerdì dalle 8.00 alle 18.00
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- Ultimo aggiornamento: 30 Novembre 2023 - 11:54