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Lo scandalo della carne di cavallo: quali rischi per il consumatore
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Lo scandalo della carne di cavallo: quali rischi per il consumatore

Lo scandalo della presenza della carne di cavallo in alimenti nei quali non era prevista si allarga: dalla Gran Bretagna arriva in Francia e in Svezia. Alcune note ditte alimentari, infatti, dopo aver ritirato nel Regno le lasagne surgelate spacciate come di manzo ma contenenti carne equina, lo ha fatto anche per quelle vendute in Francia e in Svezia.

I controlli eseguiti in alcuni prodotti surgelati hanno evidenziato percentuali di carne equina anche del 100%. Lo scandalo iniziato con gli hamburger di bovino con carne equina più che una contaminazione per errore è sembrata un’attività organizzata. I produttori finiti sotto accusa hanno stabilimenti in diversi Paesi: Irlanda, Francia, Romania e Lussemburgo, oltre al Regno Unito. Le lasagne “al cavallo” commercializzate da alcuni prestigiosi marchi arrivano da una ditta francese, che a sua volta ha indicato come responsabile un suo fornitore in Romania

Quali sono i motivi e quali saranno le conseguenze?

Al momento non si esclude alcuna ipotesi sul perchè, la carne equina che ha un prezzo di mercato superiore alla carne bovina sia finita in maniera fraudolenta in carni macinate. L’unica certezza è che il consumatore ha reagito per l’ennesima volta con un crollo dei consumi di piatti pronti e carni macinate del 30% (dato Adnkronos del 07.3.2013).

Rischio o truffa?

I produttori cercano di tranquillizzare i consumatori sostenendo che la carne equina non rappresenta un rischio per la salute.

E in effetti si è dimostrato con indagini di laboratorio l’assenza di sostanze pericolose per la salute dei consumatori. Questo non esclude però il problema della corretta tracciabilità dei prodotti alimentari.

La presenza di carni non dichiarate negli alimenti alimenti rappresenta quindi sostanzialmente non tanto un rischio per la salute dei consumatori quanto una truffa a danno del consumatore.

I controlli in Italia e a Vicenza

Il Ministero della Salute ha inviato alle Autorità sanitarie un piano di controlli nei macelli, negli stabilimenti di trasformazione e nella grande distribuzione. Conseguentemente in questi giorni nel territorio dell’Ulss n. 6 di Vicenza i Medici Veterinari del Servizio Igiene degli Alimenti di Origine Animale hanno effettuato nelle ditte che trasformano o commercializzano prodotti contenenti carni macinate una serie di controlli al fine di individuare la tracciabilità delle carni utilizzate, attivando in alcuni casi il ritiro dal commercio di alcuni prodotti alimentari.

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