Le U.O.C. Microbiologia e Malattie Infettive dell’ULSS 8 Berica hanno organizzato
nella giornata di oggi un convegno dedicato ai modelli di gestione della malattia, che continua a rappresentare anche in Italia un significativa minaccia per la salute pubblica
Contrariamente a ciò che si potrebbe pensare, anche in Europea e in Italia la tubercolosi continua a rappresentare una seria minaccia per la salute pubblica. Nonostante la disponibilità di nuove metodologie diagnostiche, infatti, il controllo dell’endemia oltre che a strategie di carattere tecnico è condizionato da notevoli problematiche sociali: l’immigrazione da aree ad alta incidenza, le crisi politiche e le guerre (con la distruzione delle strutture assistenziali) contribuiscono infatti a rendere inefficaci anche sostanziali progressi in campo diagnostico terapeutico.
Nasce così il titolo “Tubercolosi: dalla situazione globale alle strategie locali” scelto per il convegno organizzato questa mattina dalle Unità Operative Complesse di Microbiologia e Malattie Infettive (curatori scientifici erano rispettivamente il dott. Mario Rassu e il dott. Vinicio Manfrin), ospitato presso l’aula magna dell’Azienda socio-sanitaria.
L’incontro è stato una preziosa opportunità per gli operatori sanitari per aggiornarsi e confrontarsi sulle più aggiornate strategie di diagnosi e terapia della tubercolosi, con una particolare attenzione anche ai modelli organizzativi delle aziende socio-sanitarie per la gestione del rischio di contagio.
A questo riguardo va sottolineato che a Regione Veneto si è dotata da diversi anni di un programma di controllo della malattia e ha definito in dettaglio la rete diagnostica, stilando le linee guida per il trattamento, per la gestione dello screening e la protezione degli Operatori Sanitari e per il controllo della Tubercolosi nelle Carceri.