L’ULSS 8 Berica ha spedito nei giorni scorsi 15.452 inviti. Le vaccinazioni saranno effettuate a partire dalla giornata di oggi presso i CVP a Torri di Quartesolo, Montecchio Maggiore, Noventa Vic. e Valdagno
Non solo Covid: l’ULSS 8 Berica rilancia l’impegno per le vaccinazioni con una nuova iniziativa rivolta in particolare alla popolazione con età superiore ai 65 anni. Si tratta della vaccinazione contro lo pneumococco, per la quale il SISP aziendale ha inviato nei giorni scorsi 15.452 lettere di invito ad altrettanti cittadini nati negli anni 1954, 1955 e 1956, con l’obiettivo di recuperare le coorti di età che non erano state invitate negli ultimi due anni, a causa della pandemia.
I cittadini interessati dalla campagna riceveranno dunque l’invito per posta, direttamente a casa, con indicata una proposta di data, orario e sede della vaccinazione (uno dei quattro CVP dell’ULSS 8 Berica attivi sul territorio, a Torri di Quartesolo, Montecchio Maggiore, Noventa Vicentina e Valdagno, a seconda del Comune di residenza). Le prime sedute sono in programma per la giornata di oggi, martedì 8 marzo.
Nel caso in cui l’utente fosse impossibilitato a presentarsi all’appuntamento proposto, sarà comunque possibile accedere direttamente e senza prenotazione nelle giornate e fasce orarie di apertura dedicate alla vaccinazione anti-Pneumococco, indicate sul sito dell’Ulss 8 Berica.
«La presenza degli hub per la vaccinazione – sottolinea la dott.ssa Maria Giuseppina Bonavina, Direttore Generale dell’ULSS 8 Berica – ci consentirà di svolgere in tre settimane un’attività che, per il numero molto elevato di cittadini coinvolti, avrebbe altrimenti richiesto alcuni mesi. Sicuramente l’esperienza della campagna di vaccinazione anti-Covid ci ha lasciato anche una grande esperienza sul piano organizzativo che potrà tornare utile in altri contesti e questa campagna ne è un buon esempio. Inoltre con questa iniziativa confermiamo ancora una volta la nostra attenzione, come Azienda, al tema della prevenzione, anche rispetto a malattie che troppe volte i cittadini sottovalutano, ma delle quali come sanitari ben conosciamo le possibili conseguenze».
Proprio sull’importanza della prevenzione sul piano sanitario richiama l’attenzione la dott.ssa Maria Teresa Padovan, direttore del Servizio Igiene e Sanità Pubblica: «Ogni fase della vita può comportare un rischio più o meno elevato di sviluppare determinate malattie e, per questo motivo, sono fondamentali le azioni di prevenzione che mirano ad impedirne lo sviluppo o quanto meno le loro complicanze. In questo ambito le campagne di vaccinazioni hanno un ruolo fondamentale, e certamente non riguardano solo i bambini. Quando le malattie infettive colpiscono soggetti anziani, tanto più se resi maggiormente fragili dalla presenza di malattie croniche, rompono un delicato equilibrio e possono portare ad un più rapido declino e alla possibile perdita di autonomia.
Pertanto anche con l’avanzare dell’età è estremamente importante seguire le raccomandazioni e vaccinarsi regolarmente secondo il calendario previsto per la propria età e condizione di rischio».
Come noto, la vaccinazione anti-pneumococco fornisce una difesa fondamentale contro l’infezione causata dallo pneumococco, germe responsabile di gravi malattie come polmoniti, meningiti e infezioni del sangue. Si tratta di malattie che potenzialmente possono colpire chiunque, ma che risultano particolarmente pericolose per i soggetti più anziani o che soffrono di malattie croniche (in particolari quelle renali, broncopolmonari, cardiache, ma anche diabete e asplenia, ovvero l’assenza della milza).
In occasione della vaccinazione, sarà inoltre valutata e offerta anche la possibilità di vaccinarsi contro l’herpes zoster, più comunemente conosciuto come “fuoco di Sant’Antonio”. Questa malattia, provocata dal virus della varicella che può persistere anche per molti anni in forma latente, è dovuta all’infezione di un nervo e dell’area cutanea circostante e può provocare un dolore molto intenso e persistente, con gravi ripercussioni sulla qualità di vita e sull’autonomia di chi ne è colpito.