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Liste di attesa: nell’ultimo anno recuperate oltre 31 mila prestazioni

Liste di attesa: nell’ultimo anno recuperate oltre 31 mila prestazioni

L’impegno dell’ULSS 8 Berica nell’ambito del piano predisposto dalla Regione del Veneto per la riduzione delle liste di attesa.

Sono oltre 31 mila le prestazioni in pre-appuntamento – assegnato qualora il CUP non riesca a garantire la fissazione dell’appuntamento al momento della richiesta – recuperate dall’ULSS 8 Berica nell’ultimo anno: da giugno 2023 a giugno 2024 si è passati da 39.061 a 7.865. Inoltre, tra quelle rimaste da evadere non figura alcuna prestazione con impegnativa in categoria B (da erogare entro 10 giorni) in quanto in ULSS 8 Berica per questa categoria le liste di attesa sono state già azzerate da più di un anno. E questo nonostante l’incremento ulteriore delle prescrizioni, che da inizio 2024 ad oggi ha subito una crescita dell’11%.

«Si tratta di un risultato importante – sottolinea la dott.ssa Patrizia Simionato, Direttore Generale dell’ULSS 8 Berica – che è stato possibile raggiungere grazie al supporto costante che la Regione del Veneto ha fornito alla nostra Azienda, come a tutte le ULSS, sia sul piano organizzativo sia in termini di risorse economiche aggiuntive. Le circa 7.800 prestazioni rimanenti possono sembrare un numero ancora molto elevato, ma questo dato va contestualizzato sul totale delle prestazioni ambulatoriali svolte dall’ULSS 8 Berica, pari a 1,5 milioni l’anno, oltre a 6 milioni di prestazioni di laboratorio. Significa che al momento le prestazioni in pre-appuntamento rappresentano circa lo 0,5% del totale della nostra attività specialistica ambulatoriale. Per questo motivo, e per la capacità di recupero già dimostrata dall’Azienda in questo ultimo anno, voglio dare un messaggio rassicurante ai cittadini: continueremo a lavorare con il massimo impegno per raggiungere gli obiettivi indicati dalla Regione del Veneto e abbiamo tutte le capacità e le potenzialità per riuscirci».

Il post pandemia e il piano di recupero della Regione del Veneto

Come noto, durante il periodo emergenziale della pandemia da Covid-19, per ragioni di sicurezza, le prestazioni ambulatoriali erano state per ben quattro volte sospese, fermo restando che l’Azienda ha garantito l’attività di screening, le prestazioni ai malati oncologici e le urgenze. Dopo il periodo Covid, la Regione del Veneto si è posta quindi l’obiettivo primario di recuperare tutto l’arretrato.

Dal punto di vista organizzativo, la Regione Veneto ha adottato una serie di DGRV con le quali ha emanato puntuali direttive alle Aziende Sanitarie, introducendo un modello organizzativo teso a favorire lo smaltimento delle liste di attesa. Su indicazione regionale, ciascuna Azienda Sanitaria ha formalmente designato un proprio referente aziendale quale interfaccia con la Regione in rappresentanza del Direttore Generale, referente che da più di un anno partecipa ogni settimana alla cabina di regia regionale, diretta dal Direttore dell’Area Sanità e Sociale, nella quale vengono condivise le strategie da porre in essere, le criticità e gli obiettivi da raggiungere. Dal punto di vista economico, inoltre, la Regione ha riconosciuto alle singole Aziende Sanitarie risorse straordinarie ed aggiuntive per fronteggiare il tema delle liste di attesa.

L’incremento di personale e le altre azioni messe in atto

In questo contesto, l’Ulss 8 Berica è intervenuta su diversi livelli. Innanzitutto ha attivato un tavolo aziendale settimanale sulla riduzione delle liste di attesa, coordinato da un responsabile appositamente incaricato, e ha definito e approvato un proprio piano aziendale annuale di attività per il recupero delle prestazioni.

Inoltre, con l’obiettivo di incrementare la capacità di erogare prestazioni, l’Azienda è intervenuta per potenziare le risorse di personale: gli incarichi di lavoro autonomo per medici attivati nel prino semestre del 2024 per far fronte alle liste di attesa risultano 53, di cui 12 per medici oculisti e 6 per specialisti di dermatologia.

In generale, inoltre, l’andamento degli organici dal 2019, periodo antecedente il Covid-19, ad oggi risulta incrementato complessivamente del 5,7%, passando da 6.142 a 6.490 dipendenti. Nello specifico i medici sono aumentati del 4,3%, passando da 878 a 916, anche grazie alla strategica di aderire a tutti i concorsi pubblici espletati da Azienda Zero, anche per lavoro autonomo.

Purtroppo, per la nota carenza di medici, alcuni bandi di concorso non riescono a dare copertura rispetto all’effettivo fabbisogno. Pertanto, parallelamente alle nuove assunzioni sono state attivate anche altre strategie: in particolare l’acquisto dai propri dipendenti di ore aggiuntive oltre il normale orario di lavoro, ma anche la stipula di convenzioni con altre Aziende Sanitarie per attingere ai loro professionisti nelle arre di maggiore carenza. Sono stati inoltre attivati incarichi straordinari a tempo determinato ed incarichi di lavoro autonomo attraverso le procedure regionali. Infine sono state acquistate prestazioni da soggetti privati accreditati, erogati comunque in regime di sanità pubblica, considerata la nota carenza di professionisti, in particolare medici, e la difficoltà di incrementare gli organici.

Particolare attenzione è stata posta anche alla dotazione di personale infermieristico, che sempre nel medesimo periodo è stato incrementato dell’8%, passando da 2.579 unità a 2.785, mentre gli operatosi socio-sanitari sono stati incrementati del 10,1%, passando da 1.054 unità a 1.1.60.

Il tutto con un forte impegno finanziario, grazie al sostegno della Regione Veneto, che ha aumentato il tetto di spera per il personale dipendente, pari a oltre 326,5 milioni di euro per l’ULSS 8 Berica («circa un terzo del nostro budget totale è destinato al personale», sottolinea la dott.ssa Simionato) e messo a disposizione dell’ULSS di Vicenza risorse straordinarie ed aggiuntive per far fronte alle liste di attesa. Tali risorse, che per il primo semestre risultavano pari a oltre 4,5 milioni di euro, sono state utilizzate prioritariamente per finanziare le prestazioni aggiuntive rese oltre il normale orario di lavoro dal personale dipendente.

Gli obiettivi per il II semestre

Per il II semestre, l’ULSS 8 Berica proseguirà il proprio impegno per la riduzione delle prestazioni in pre-appuntamento, con l’obiettivo di azzerarle del tutto entro fine anno, nonostante il perdurare delle difficoltà soprattutto in alcune specialità (dermatologia, gastroenterologia, radiologia e oculistica).

Per raggiungere questo risultato, un ruolo fondamentale avrà anche una gestione più efficiente della domanda, grazie all’attivazione di incontri periodici con i prescrittori sia ospedalieri che territoriali per monitorare l’appropriatezza delle prescrizioni e favorire la presa in carico del paziente, facendo sì che tutte le prestazioni di secondo livello – ovvero gli approfondimenti diagnostici dopo la prima visita – vengano prenotare direttamente dal professionista.

«Sicuramente è doveroso un significativo intervento sulla domanda di prestazioni – conclude la dott.ssa Simionato – coinvolgendo tutti i professionisti e garantendo la presa in carico del paziente: questo è possibile lavorando sui percorsi di cura, in particolar modo per le persone fragili e con comorbità, evitando  agli stessi di doversi recare dal medico di medicina generale per l’impegnativa relativa a eventuali approfondimenti, bensì facendo in modo che in questi casi la prenotazione venga effettuata già alla fine della prima visita dalla segreteria del reparto, tramite il cosiddetto “mini CUP”.

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