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Ospedale San Bortolo: in ostetricia un manichino all’avanguardia per esercitazioni continue sui parti complessi

Ospedale San Bortolo: in ostetricia un manichino all’avanguardia per esercitazioni continue sui parti complessi

L’apparecchiatura è stata donata dal Rotary Club di Vicenza.

Si chiama “Sofia e sua madre” ed è uno speciale manichino progettato per consentire al personale di Ostetricia di esercitarsi nella gestione dei parti: l’apparecchiatura, del valore di 12 mila euro, è stata donata all’ospedale San Bortolo dal Rotary Club di Vicenza e consegnata oggi con una piccola cerimonia alla presenza del dott. Salvatore Barra, Direttore Sanitario dell’ULSS 8 Berica; del dott. Giuliano Zanni, direttore dell’U.O.C. di Ostetricia e Ginecologia; e del dott. Attilio Dosa, presidente del Rotary Club Vicenza.

«Questo manichino – spiega il dott. Zanni – è considerato il riferimento nel settore, sia per la precisione sul piano anatomico, sia per i materiali utilizzati, che riproducono in modo altamente realistico i tessuti umani, rendendo l’esperienza il più possibile più verosimile. In questo modo gli operatori di sala parto, medici ed ostetriche, avranno la possibilità di migliorare costantemente la propria manualità e dunque la preparazione nell’affrontare con la massima sicurezza anche le situazioni più complesse».

Il manichino infatti consente di simulare sia i parti nei quali il feto è in posizione normale, sia i casi in cui è in posizione podalica o ancora le situazioni di distocia di spalla.

«Uno dei principi che ispirano l’attività del nostro Club – spiega il dott. Attilio Dosa, presidente del Rotary Club di Vicenza -, è quello di promuovere service nei territori in cui operiamo. In questo particolare momento storico, abbiamo ritenuto opportuno essere vicini anche al mondo della sanità, ed il progetto che ci è stato proposto dal dott. Zanni ci ha particolarmente colpito. Siamo certi che il nostro sostegno a questa attività consentirà di elevare ulteriormente gli standard di sicurezza per le mamme e i loro neonati».

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