In occasione della giornata internazionale del 19 maggio, la Banca del Latte Materno Donato dell’ULSS 8 Berica presenta i dati aggiornati sulla propria attività e rafforza ulteriormente l’impegno per la sicurezza.
La Banca del Latte Materno Donato (BLUD) compie 10 anni e in occasione del 19 maggio, Giornata Internazionale della Donazione del Latte, presenta i risultati dell’attività 2023 e i progetti futuri. I numeri confermano da una parte la grande generosità delle mamme vicentine, dall’altra tutto il valore di un progetto che ha un ruolo essenziale nell’assistenza ai bambini nati gravemente prematuri.
«Nel 2023 – sottolinea la dott.ssa Stefania Vedovato, responsabile della Terapia Intensiva Neonatale dell’ospedale di Vicenza – le 40 donatrici della BLUD hanno consentito la raccolta di circa 300 L di latte, somministrato per lo più presso la TIN e il Nido di Vicenza, ma anche in altri centri provinciali, in Toscana e in Lombardia. Presso la TIN del San Bortolo sono stati alimentati 90 neonati di cui 25 affetti da grave prematurità, contribuendo a ridurre gravi complicanze gastro-intestinali tipiche degli estremi prematuri».
Un’attività di raccolta e gestione del latte donato che, fatta eccezione per la pausa COVID, ha mostrato una crescita costante nel corso degli anni.
Il tutto con la massima attenzione per la sicurezza di ogni singolo passaggio della catena che inizia a casa della donatrice e si conclude con la somministrazione del latte ai neonati della TIN di Vicenza o di altri reparti provinciali ed extra provinciali. E proprio sul fronte della sicurezza alla Banca del Latte Materno Donato di Vicenza stanno lavorando ad un nuovo importante progetto: «La BLUD di Vicenza – aggiunge la dott.ssa Vedovato -, nel suo decimo anno di attività ha avviato l’iter per sottoporsi al processo di certificazione ossia una sorta di “verifica” da parte di un ente esterno dell’affidabilità del processo che inizia dalla raccolta del latte a domicilio e si conclude con la somministrazione del latte ai bambini in reparto e che si traduce in garanzia e sicurezza per le famiglie. Già nel corso del 2023, in collaborazione con la Direzione Medica e l’UOC di Microbiologia, era stato rivisto e reso ancor più sicuro il processo di selezione delle donatrici, la raccolta e conservazione del latte a domicilio, il trasporto ad opera di Croce Bianca e la consegna presso la BLUD, la pastorizzazione e i sistemi di controllo del latte pastorizzato e conservato presso la BLUD, onde garantire la qualità di questo prezioso nutriente somministrato a pazienti particolarmente fragili. Sottoporsi al processo di certificazione significa rispondere a requisiti di qualità e di sicurezza di cui tutta la squadra della BLUD, composta dalla dott.ssa Valentina Dal Cengio, da Nicoletta Danese, dalla coordinatrice Anna Dal Corno, dall’ostetrica Marta Cretì e da Michela Cecchetto, dà prova quotidianamente. A loro e a tutte le donatrici va il mio sincero ringraziamento».
«La BLUD – commenta la dott.ssa Patrizia Simionato, Direttore Generale dell’ULSS 8 Berica -. rappresenta uno dei tanti fiori all’occhiello dell’ospedale di Vicenza, ma sarebbe più corretto dire della comunità vicentina, perché esiste grazie al connubio tra la grande professionalità e anche sensibilità umana del personale della struttura e la generosità delle mamme vicentine che si mettono a disposizione per aiutare i bimbi nati prematuri e i loro genitori. Per questo come Azienda sentiamo il dovere di continuare a investire in questo servizio, per renderlo sempre più un riferimento e garantire i più elevati standard di sicurezza in tutte le fasi di un processo che implica una grande attenzione e precisione in ogni sua fase».
Come noto, per i bambini nati pretermine il latte materno rappresenta un vero e proprio “farmaco naturale”, in grado non solo di favorire la crescita dei neonati, ma anche di prevenire alcune patologie tipiche. È dimostrato ad esempio che il latte umano facilita i processi digestivi nel bimbo nato pre-termine, contiene sostanze nutritive importanti e rafforza le sue difese immunitarie.
Un bambino tra i 500 e i 600 g di peso, nato intorno alle 25 settimane, deve stare in termoculla per almeno 3 mesi, durante i quali inizialmente viene alimentato con 1-2 ml di latte al giorno, attraverso una procedura che consente di distribuire questo quantitativo in 8, anche 10 momenti diversi durante la giornata, per favorirne l’assimilazione, per poi aumentare il quantitativo con il passare del tempo e il progredire dello sviluppo.