Il 75% dei nuovi casi viene preso in carico già il primo giorno in cui vengono dichiarati positivi. La maggior parte riguarda persone giovani, con una media di 4,7 contatti stretti per ciascuno.
Di fronte al nuovo incremento dei casi che inizia a delinearsi anche nel territorio dell’ULSS 8 Berica, in conformità con una più generale tendenza regionale e nazionale, torna a essere di particolare rilevanza l’azione di contact tracing condotta dal Nucleo Operativo Anti-Covid del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica: l’obiettivo è infatti bloccare sul nascere la diffusione del virus, attraverso un’attività tempestiva di presa in carico dei soggetti positivi, identificazione dei loro contatti stretti potenzialmente infetti e messa in isolamento di questi ultimi.
Attualmente, il 75% dei nuovi positivi viene preso in carico dagli operatori del SISP già entro il primo giorno dal riscontro della positività e comunque tutti vengono contattati entro tre giorni. In media ogni nuovo positivo indica 4,7 contatti stretti potenzialmente esposti al contagio e il 69,35% ne indica almeno 1.
Tra le occasioni di contagio, i contatti familiari rimangono al primo posto (35,9%), ma stanno crescendo i casi originati dalla partecipazione a feste, eventi o incontri di gruppo di qualche tipo (26,5%); al terzo posto (15%) figurano invece i rientri dall’estero. È da sottolineare tuttavia che il 22,6% non sa indicare una possibile origine del contagio.
Significativo è anche l’identikit dei nuovi contagiati: l’età media è 33 anni e nel 94,5% risultano non vaccinati o comunque con il ciclo di vaccinazione non ancora completato.
Parallelamente al contenimento e tracciamento dei nuovi casi, l’ULSS8 Berica continua a essere fortemente impegnata nella campagna di vaccinazione.
La copertura complessiva, considerando gli utenti già vaccinati o già prenotati, ha raggiunto il 91,6% tra 70-79enni; l’86,3% tra i 60-69enni; il 78,2% per i 50-59enni; il 66,9% tra i 40-49enni. Importanti anche le percentuali già raggiunte tra i più giovani: il 56% tra i 30-39 anni, il 57,7% tra i 20-29 anni, il 30% tra i 12-19 anni.
Un’attenzione particolare è stata posta agli over 60 non ancora vaccinati e che non si sono ancora prenotati, potenzialmente più a rischio in caso di infezione. A tutti loro il SISP ha già inviato nei giorni scorsi un invito alla vaccinazione, tramite lettera a casa: si tratta più in dettaglio di 8.828 inviti spediti ai nati tra il 1952 e il 1960 e 5.865 ai nati tra il 1942 e il 1951.