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Essere figli di genitori con disturbi psichici: un libro spiega come affrontare il disagio

Essere figli di genitori con disturbi psichici: un libro spiega come affrontare il disagio

Il 1° aprile, nell’ambito del progetto Bridge, la presentazione, in Libreria Galla 1880 a Vicenza, del volume di Stefania Buoni “Quando mamma e papà hanno qualcosa che non va”.

L’Ulss 8 Berica, nell’ambito delle attività pubbliche legate al progetto “Bridge – Dalla cura alla comunità”, propone la presentazione del libro di Stefania Buoni “Quando mamma e papà hanno qualcosa che non va – Miniguida alla sopravvivenza per i figli di genitori con un disturbo mentale”.

L’appuntamento è sabato 1 aprile alle 17 presso la Libreria Galla 1880, in Corso Palladio 11 a Vicenza. Interverranno l’autrice del libro e presidente dell’associazione COMIP (Children Of Mentally ill Parents) Stefania Buoni, la psicologa-psicoterapeuta dell’Ulss 8 Berica dott.ssa Mariateresa Moro e la presidente dell’associazione Midori Antonella Cornale. Modera il giornalista Franco Pepe.

“Ho scritto il libro che avrei voluto avere fra le mani io a 15 anni – sottolinea Stefania Buoni nella presentazione del volume -. Una miniguida per chi, come me, ha la mamma o il papà, o entrambi, affetti da un disturbo psichico. Alcuni di noi sono o sono stati, inconsapevolmente, ‘giovani caregiver’, minori con responsabilità di cura. Alcuni di noi hanno dovuto invece tagliare i ponti con la famiglia d’origine per questioni di sopravvivenza. La storia di ogni figlio/a di genitore con disturbo mentale è unica. Ma tutte hanno una cosa in comune: ognuno di noi è convinto/a di essere l’unico/a, perché a causa del tabù e dello stigma non se ne parla. Questo libro vuole essere un primo seme piantato per far germogliare più prevenzione e supporto e per superare l’ultima barriera rimasta in salute mentale e non solo. Uno strumento per migliorare la comunicazione con noi stessi come figli e la comunicazione fra noi e i nostri genitori”.

«La salute mentale è una delle aree di intervento del progetto Bridge – spiega la dott.ssa Mariateresa Moro -. Nello specifico vengono offerti un servizio psicoeducativo e di sostegno psicologico per i giovani pazienti con disabilità della sfera psichiatrica (disturbi alimentari ed esordi psicotici), incontri individuali e di gruppo di sostegno psicologico per genitori, fratelli e/o figli dei pazienti e un gruppo di aiuto mutuo aiuto guidato per le famiglie degli stessi. Un punto importante del progetto è l’informazione rispetto a tali temi, per poter individuare precocemente il disagio e intervenire di conseguenza. L’evento del 1° aprile si inserisce proprio in questo percorso di sensibilizzazione».

L’appuntamento è in collaborazione con Associazione Midori, COMIP, Cittadinanza e salute odv, Attiva-Mente Lonigo, Psiche 2000 e A.I.Sa.M. Montecchio Maggiore.

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