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Completato lo screening sui farmacisti: nessun positivo

Completato lo screening sui farmacisti: nessun positivo

Il Direttore Generale dell’Ulss 8 Berica Giovanni Pavesi: «I farmacisti hanno avuto un ruolo importante durante l’emergenza sanitaria e lo avranno anche nella Fase 2, per ridurre gli accessi in ospedale non necessari».

L’ULSS 8 Berica ha completato nella giornata di ieri lo screening al personale di tutte le farmacie nel proprio territorio di competenza, per verificare la presenza di soggetti asintomatici positivi al covid. Più in dettaglio, sono stati 796 i test sierologici eseguiti, in 146 farmacie: tra questi, solo 32 sono risultati positivi e per questi è stato subito eseguito il tampone, che ha dato per tutti esito negativo (solo 3 sono ancora in processazione). «I dati confermano ancora una volta la bontà del grande lavoro svolto per il contenimento del virus – commenta il Direttore Generale dell’ULSS 8 Berica Giovanni Pavesi -. Allo stesso tempo, questa iniziativa è anche un modo per sottolineare il ruolo attivo svolto dai farmacisti e da tutti i loro collaboratori durante tutta l’emergenza sanitaria, come parte integrante del sistema sanitario territoriale. Per questo impegno credo sia doveroso un ringraziamento, con la consapevolezza che il loro ruolo sarà forse ancora più importante in questa Fase 2».

I servizi nelle farmacie per la Fase 2

Il riferimento riguarda due servizi particolarmente importanti, da tempo attivati nelle farmacie nel territorio dell’ULSS 8 Berica. Il primo è la possibilità di scaricare i referti di visite ed esami diagnostici direttamente nella farmacia vicino a casa, per chi non è in grado di farlo via Internet, senza necessità quindi di rivolgersi agli sportelli del CUP. Alla stessa filosofia risponde anche il servizio FarmaCup, potenziato già dall’inizio dello scorso anno: consente di prenotare direttamente in farmacia la maggior parte delle visite e degli esami diagnostici, inclusi quelli che non possono essere prenotati online in quanto richiedono un operatore in possesso di determinate competenze circa le indicazioni per lo svolgimento dell’esame stesso. Anche in questo caso il servizio rappresenta una pratica alternativa, visino a casa, per gli utenti che non riescono a utilizzare la prenotazione online e che rispetto al call center preferiscono avere il supporto diretto di qualcuno.

«Abbiamo già ribadito – prosegue Pavesi – che il covid ci lascia in eredità un modo diverso di approcciare all’ospedale, che deve essere limitato alle reali necessità. Questo significa portare nel territorio tutta una serie di servizi per i quali in passato era consuetudine venire in ospedale. L’ULSS 8 Berica aveva già intrapreso da tempo questo percorso, in un’ottica di maggiore comodità per gli utenti, e ora possiamo dire di affrontare anche questa sfida già preparati».

Sempre nell’ottica di ridurre gli accessi non necessari, in questo caso agli ambulatori dei Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta, un ruolo decisivo in questa “Fase 2” avrà anche la ricetta dematerializzata, fortemente voluta dalla Regione Veneto.

Ordine dei Farmacisti: «Un punto di riferimento per i cittadini»

Torna con il pensiero alla fase più critica dell’emergenza sanitaria il dott. Florindo Cracco, presidente dell’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Vicenza: «Come tutti sanno siamo rimasti sempre aperti, con un servizio 24 ore su 24 grazie alle farmacie di turno. Il tutto con perdite importanti sul piano umano: in Italia sono mancati 16 colleghi e parecchie centinaia sono stati ricoverati. Erano giorni molto difficili, nei quali la popolazione era disorientata e spesso ha trovato in noi farmacisti un riferimento sicuro per ricevere informazioni e rassicurazioni, ma ci è capitato spesso di consigliare cittadini preoccupati che chiedevano se avessero dovuto recarsi o meno al Pronto Soccorso e il nostro filtro è stato importante». Un impegno che proseguirà a maggior ragione nella Fase 2: «Credo – prosegue il dott. Cracco – che nelle prossime settimane e nei prossimi mesi la rete territoriale sarà fondamentale e anche noi farmacisti siamo pronti a fare la nostra parte, affiancando i medici e i pediatri di famiglia. Penso anche al ruolo di sentinelle che possiamo avere per contribuire ad individuare iniziali focolai di epidemie infettive dato che la farmacia costituisce il primo e più accessibile presidio sanitario sul territorio».

Federfarma Vicenza: «Sempre pronti a fare la nostra parte»

Una proposta concreta per la “Fase 2” arriva da Federfarma Vicenza, attraverso le parole del suo presidente dott. Alberto Fontanesi: «Innanzi tutto ringrazio l’Ulss 8 Berica per la sensibilità dimostrata nei confronti della nostra categoria. L’incontro di oggi è l’occasione per ricordare il grande lavoro svolto dai colleghi, anche mettendo a rischio la propria salute, come dimostra purtroppo la scomparsa di una collega vicentina vittima del covid. Durante tutte le fasi dell’emergenza le farmacie vicentine hanno sempre aderito a tutte le richieste della Protezione Civile e dei vari Comuni, attivando tra l’altro in coordinamento con Federfarma nazionale e la Croce Rossa un prezioso servizio di consegna gratuita dei farmaci a domicilio. In questa “Fase 2” continueremo a fare la nostra parte e in questa prospettiva ci siamo resi disponibili per distribuire nelle farmacie i farmaci ospedalieri a distribuzione diretta, che durante l’emergenza sono stati recapitati ai pazienti tramite volontari. In questo modo i pazienti potrebbero trovare i farmaci nella farmacia vicino a casa, contando sul supporto del farmacista di fiducia per eventuali quesiti su controindicazioni e modalità di somministrazione, senza dimenticare il controllo sull’aderenza alla terapia che possiamo garantire».

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