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Bra Day: interventi ricostruttivi della mammella senza protesi grazie alle staminali

Bra Day: interventi ricostruttivi della mammella senza protesi grazie alle staminali

Questo il tema dell’incontro informativo rivolto alla cittadinanza
in programma mercoledì 20 ottobre al Polo Didattico di Contrà San Bortolo,
con la partecipazione delle associazioni Amici del V Piano, Andos, San Bassiano Onlus e Lilt.

Anche la Chirurgia Plastica dell’ospedale San Bortolo aderisce al Bra Day, evento nazionale che si concretizzerà mercoledì 20 ottobre in un incontro pubblico online, tra le 10.30 e le 12.30, per fare informare e sensibilizzare la popolazione sul tema della ricostruzione del seno per le donne operate di tumore: un evento divulgativo durante il quale saranno fornire informazioni sulle metodiche più moderne e i risultati raggiunti, con la partecipazione di testimonial e collegamenti in diretta con vari reparti di Chirurgia Plastica e Senologia da tutta Italia. L’evento online potrà essere seguito in diretta all’indirizzo www.ricostruzionedelseno.it.

«Abbiamo aderito con convinzione a questa iniziativa nazionale – sottolinea la dott.ssa Maria Giuseppina Bonavina, Direttore Generale dell’ULSS 8 Berica -, che in questo periodo si affianca anche al nostro coinvolgimento negli eventi dell’Ottobre Rosa. Il cancro si combatte anche facendo informazione, non solo per quanto riguarda la prevenzione, ma anche per diffondere un messaggio di fiducia nei progressi della scienza medica e far capire che oggi, dopo una diagnosi di tumore al seno, ci sono ottime possibilità non solo di sopravvivenza, ma anche di ritornare ad una vita di qualità, sotto tutti i punti di vista, anche per il modo in cui gli altri guardano la donna e lei stessa si vede».

Nel pomeriggio della stessa giornata, nel polo didattico dell’ULSS 8 Berica in contrà San Bortolo, dalle 17.00 alle 18.00 l’Unità Operativa Complessa di Chirurgia Plastica terrà inoltre un incontro in presenza aperto a tutta la cittadinanza, con la partecipazione delle associazioni di volontariato Amici del V piano, Andos, San Bassiano Onlus, Lilt – tutte attive nell’assistenza ai pazienti affetti da neoplasie -, oltre alla testimonianza di alcune pazienti che hanno subito una mastectomia».

«Parlare della ricostruzione è importante – sottolinea il dott. Leonardo Sartore, direttore della Chirurgia Plastica di Vicenza – perché gli studi condotti hanno dimostrato che circa un terzo delle pazienti sottoposte a intervento per tumore alla mammella non ha idea che sia possibile poi effettuare una ricostruzione del seno: questo incontro ha dunque lo scopo di aumentare la consapevolezza delle pazienti. Le donne devono sapere che la chirurgia non è solo demolitiva, ma anche ricostruttiva. Molte pazienti non si sottopongono alla ricostruzione perché temono l’impatto di un nuovo intervento, ma è importante far sapere che gli interventi ricostruttivi sono meno invasivi rispetto a quello di asportazione, con una degenza meno impegnativa e meno dolorosi. In questo modo, le pazienti possono recuperare la sensazione di “integrità” del loro corpo e superare piccoli e grandi traumi e difficoltà quotidiane dopo l’operazione, potendo ad esempio nuovamente indossare qualsiasi tipo di abiti».

Durante l’incontro le Associazioni presenteranno brevemente la propria attività, mentre gli specialisti di chirurgia plastica dell’ULSS 8 Berica illustreranno in particolare le caratteristiche di una metodica ricostruttiva che da alcuni anni ha avuto una grande diffusione, basata sull’utilizzo di tessuto adiposo e cellule staminali, che permette una ricostruzione del seno senza l’ausilio di protesi.

«Esistono varie metodiche ricostruttive – spiega ancora il dott. Sartore – e l’intervento viene eseguito sempre con un approccio di tipo personalizzato, scegliendo l’opzione migliore per ogni caso. Da qualche anno, in linea con i migliori centri nazionali e internazionali, a Vicenza utilizziamo sempre di più la ricostruzione mediante l’innesto di tessuto adiposo prelevato dalla paziente stessa, in genere dall’addome, dai glutei o dalle cosce. Questo tessuto infatti è ricco di cellule staminali, che come noto hanno la possibilità di moltiplicarsi assumendo le caratteristiche del contesto in cui vengono inserite. Il risultato è un seno perfettamente naturale, senza la necessità di una protesi, o con una protesi molto piccola, dunque con minori complicazioni rispetto alla metodica tradizionale e con la possibilità di recuperare un seno in tutto e per tutto naturale, al punto che si modifica in modo coerente con le variazioni ponderali del corpo».

La partecipazione all’incontro è libera; per accedere sarà necessario il Green Pass.

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