Grazie ad una borsa di studio finanziata da ABAM onlus, è stato attivato a Noventa Vicentina un ambulatorio attraverso il quale saranno potenziati gli interventi, i progetti e le consulenze per i pazienti con disturbi dello spettro autistico.
Un nuovo ambulatorio a Noventa Vicentina dedicato ai bambini e adolescenti affetti da disturbi dello spettro autistico, attivato grazie alla collaborazione tra l’U.O.C. Infanzia Adolescenza e Famiglia Distretto EST dell’ULSS 8 Berica e ABAM Onlus, che finanzierà l’iniziativa con una borsa di studio del valore di 8 mila euro per il primo anno. Il progetto è stato presentato questa mattina a Villa Barbarigo Rezzonico, durante un incontro al quale hanno preso parte la dott.ssa Maria Giuseppina Bonavina, Direttore Generale dell’ULSS 8 Berica; Paolo Bassan, Presidente di ABAM Onlus; e il Sindaco di Noventa Vicentina Mattia Veronese. Erano presenti all’evento, per l’ULSS 8 Berica, anche il dott. Giampaolo Stopazzolo, Direttore dei Servizi Socio-Sanitari; il dott. Massimo Bellettato, Direttore del Dipartimento Materno-Infantile; la dott.ssa Marilena Zanetello, Direttore dell’U.O.C. Infanzia, Adolescenza, Famiglia (IAF) e Consultori del Distretto Est; e la dott.ssa Elena Finotti, referente tecnico dell’U.O.S. di Neuropsichiatria Infantile del Distretto Est.
Più in dettaglio, il progetto ha visto l’attivazione, dal 7 ottobre, di un ambulatorio aperto una volta la settimana presso la sede della U.O.C. Infanzia Adolescenza Famiglia e Consultori in via Capo di Sopra, con la presenza di due professioniste che saranno supervisionate dall’equipe della Neuropsichiatria Infantile.
In questo modo, pur rimanendo centralizzato a Vicenza il percorso diagnostico ed il coordinamento clinico, l’accesso a consulenze abilitative e la definizione di progetti individualizzati saranno più facilmente accessibili a livello territoriale.
L’ambulatorio permetterà così di ampliare l’offerta dei servizi: interventi per favorire lo sviluppo delle autonomie, ma anche consulenze rivolta ai genitori sulle strategie più efficaci per accompagnare nella loro crescita i figli con disturbi dello spettro autistico. Ulteriori azioni saranno inoltre finalizzate a favorire l’integrazione scolastica, potenziando la attività di supporto e formazione degli insegnanti. Accanto alle consulenze individuali, inoltre, scopo del progetto è anche quello di organizzare, con il supporto del territorio, attività in piccoli gruppi, favorendo così l’integrazione sociale e il confronto tra i genitori.
«Questo nuovo ambulatorio – sottolinea il Direttore Generale Maria Giuseppina Bonavina – sarà una risorsa importante nel territorio per favorire lo sviluppo dei progetti abilitativi per i disturbi dello spettro autistico e quindi garantire ai pazienti pediatrici e ai loro genitori un maggiore supporto, sia attraverso consulenze mirate, sia con attività rivolte ai diversi contesti di vita come la scuola e le attività sportive e ricreative. Un ambulatorio con queste caratteristiche avrà un’importante valenza non solo per l’assistenza specialistica fornita, ma più in generale anche come punto di riferimento al quale potranno rivolgersi le famiglie del territorio per chiedere informazioni e per meglio orientarsi all’interno della rete dei servizi messi in campo dalla nostra azienda socio-sanitaria e dalle Istituzioni».
Proprio a queste ultime ha pensato ABAM Onlus scegliendo Noventa per questo progetto, come spiega il presidente Paolo Bassan: «Sappiamo come le conseguenze della pandemia abbiamo influito pesantemente sui bambini in particolar modo su chi già presentava delle problematiche relazionali e comportamentali. Come Associazione abbiamo quindi voluto creare un’iniziativa in questo ambito e abbiamo scelto la zona di Noventa Vicentina perché risultava più lontana, rispetto ad altri territori, dalle sedi già attive dei servizi di Neuropsichiatria Infantile».
«Si tratta di un importante punto di riferimento direttamente calato nel territorio – sottolinea a questo riguardo il sindaco di Noventa Vicentina Mattia Veronese -, del quale potranno beneficiare sicuramente anche i Comuni limitrofi e le diverse Istituzioni che sono direttamente a contatto con la popolazione in fascia infantile, in particolare le scuole e le associazioni sportive».