È partito in questi giorni il progetto biennale messo a punto dall’ULSS 8 Berica con il finanziamento della Fondazione Cariverona: saranno coinvolti 200 pazienti delle strutture residenziali Ipab di Vicenza, Ipab La Pieve a Montecchio Maggiore, Centro Servizi Villa Serena a Valdagno e Ipab Diodata Bertolo a Sandrigo.
Si rafforza ulteriormente l’impegno nei servizi territoriali rivolti alle fasce di popolazione più anziane, anche con l’utilizzo delle nuove tecnologie: ha preso avvio in questi giorni infatti un nuovo progetto pilota messo a punto dall’ULSS 8 Berica con il co-finanziamento della Fondazione Cariverona e il coinvolgimento di Ipab di Vicenza, Ipab La Pieve a Montecchio Maggiore, Ipab Centro Servizi Sociali Villa Serena a Valdagno e Ipab Diodata Bertolo a Sandrigo.
Il progetto, che avrà durata biennale, è rivolto agli utenti con patologie cronico-progressive a rischio di sviluppo e/o aggravamento di disabilità, ospiti delle strutture residenziali partner dell’iniziativa.
«Come noto – spiega il dott. Giampaolo Stopazzolo, direttore dei Servizi Socio-Sanitari dell’ULSS 8 Berica – le esigenze di distanziamento sociale hanno imposto la sospensione delle attività di gruppo all’interno delle RSA, rendendo difficile tra le altre cose lo svolgimento della riabilitazione dal momento che non è possibile organizzare sedute collettive nelle palestre. Per questo motivo stiamo sperimentando una nuova forma di teleriabilitazione, con fisioterapisti messi a disposizione dalla nostra azienda socio-sanitaria che integrano l’attività svolta dai fisioterapisti all’interno delle strutture. Si tratta di un progetto semplice nelle sue modalità di attuazione, ma per molti versi pionieristico, perché siamo sicuri che tra pochi anni l’utilizzo di tablet e altri strumenti digitali all’interno delle strutture territoriali sarà ampiamente diffuso».
Concretamente, gli ospiti delle strutture residenziali ricevono un tablet, attraverso il quale circa 2 volte la settimana possono seguire le lezioni di ginnastica riabilitativa svolte da fisioterapisti messi a disposizione dall’ULSS 8 Berica. Questo mentre i fisioterapisti delle strutture possono concentrarsi su sessioni individuali con gli ospiti che necessitano di particolari attenzioni per l’attività riabilitativa.
Al momento sono 15 i pazienti arruolati nel progetto, con l’obiettivo di arrivare a coinvolgerne 200 entro la fine di agosto, estendendo l’iniziativa anche ai pazienti dimessi dagli ospedali o dalle strutture intermedie. In una seconda fase, infatti, il servizio di teleriabilitazione sarà offerto anche agli utenti rientrati nel proprio domicilio dopo una fase di ricovero, che potranno così seguire una o più volte la settimana delle sessioni di esercizi collegati tramite tablet, in videochiamata, sempre sotto la guida di un fisioterapista messo a disposizione dall’ULSS 8 Berica.
Il tutto con un investimento complessivo di 351 mila euro, di cui 240 mila euro finanziati dalla Fondazione Cariverona e i rimanenti 111 mila stanziati direttamente dall’ULSS 8 Berica.