L’iniziativa è il risultato di un impegno condiviso tra ULSS 8 Berica e l’Associazione per un utilizzo più consapevole e informato dei servizi socio-sanitari nel territorio. Oggi l’inaugurazione con l’Assessore Regionale ai Servizi Sociali Manuela Lanzarin e l’Assessore Comunale alla Comunità e alle Famiglie Isabella Sala.
Tra le sfide della moderna sanità vi è certamente anche quella di instaurare un dialogo più aperto e trasparente con i pazienti e i loro familiari, ricordando che al centro dell’attenzione non vi deve essere semplicemente la malattia, ma la persona. Un impegno, questo, che si traduce anche nella promozione di una conoscenza diffusa dei reciproci diritti e doveri degli operatori sanitari e dei cittadini, nell’ottica di un utilizzo più consapevole e informato dei servizi socio-sanitari. E proprio a questo obiettivo risponde l’apertura, all’interno dell’ospedale S. Bortolo di Vicenza, del nuovo sportello del Tribunale per i Diritti del Malato – TDM. Come noto, si tratta di un’iniziativa di Cittadinanzattiva onlus, associazione nata nel 1980 e oggi attiva a livello nazionale con lo scopo di tutelare e promuovere i diritti dei cittadini nell’ambito dei servizi sanitari e assistenziali.
Lo sportello è stato presentato ufficialmente oggi, alla presenza del Direttore Generale dell’ULSS 8 Berica Giovanni Pavesi; del segretario regionale di Cittadinanzattiva del Veneto Giuseppe Cicciù e della responsabile del Tribunale per i Diritti del Malato Concetta Naclerio. Significativa l’attenzione delle Istituzioni, testimoniata dalla presenza dell’Assessore Regionale ai Servizi Sociali Manuela Lanzarin e dell’Assessore Comunale alla Comunità e alle Famiglie Isabella Sala.
«L’attività del TDM – spiega Concetta Naclerio -, attraverso un approccio di dialogo con le Istituzioni Pubbliche, è volta alla risoluzione e rimozione di situazioni di disagio e difficoltà del paziente all’interno delle strutture sanitarie pubbliche e/o private e si pone a garanzia di tutti i cittadini, nel quadro di un obiettivo generale di contribuire al miglioramento, alla qualità e all’umanizzazione dei servizi sanitari, garantendo che ogni cittadino possa far valere i propri diritti e le proprie legittime aspettative».
Proprio sul tema dell’umanizzazione dell’assistenza sanitaria si sofferma il Direttore Generale dell’ULSS Berica Giovanni Pavesi: «Questo tema rappresenta per noi un impegno prioritario, al quale ci richiama spesso anche il presidente Zaia. Negli ultimi due anni nella nostra Azienda abbiamo cercato di darvi concretezza con diverse iniziative, a partire dal rinnovamento di alcuni ambienti – al S. Bortolo ma non solo, ad esempio anche nell’ospedale di Valdagno – al fine di migliorare gli standard di accoglienza. Siamo inoltre intervenuti anche su altri temi più strettamente sanitari, con una serie di miglioramenti organizzativi che hanno portato alla riduzione dei tempi di attesa; o più recentemente, sotto la guida del dott. Corà, il nuovo responsabile del Pronto Soccorso di Vicenza, stiamo sperimentando l’uso di nuovi criteri per l’assegnazione dei codici-colore di priorità che tengono conto non solo della gravità oggettiva del paziente, ma anche delle sue condizioni soggettive di fragilità, come ad esempio l’età avanzata o difficoltà di tipo cognitivo. O ancora, rientra in questo ambito anche la possibilità per gli utenti di effetturare una segnalazione o una richiesta direttamente tramite un messaggio privato su Facebook piuttosto che su WhatsApp, ricevendo risposta nel giro di poche ore, a volte minuti. Ritengo che questi siano stati tutti passi importanti, ma il nostro impegno continua e siamo sicuri che la presenza all’interno del S. Bortolo del Tribunale per i Diritti del Malato sarà una preziosa fonte di confronto e un ulteriore stimolo per fare sempre meglio non solo sul piano medico-scientifico, ma anche nella capacità di comprendere e gestire nel modo più ampio e completo le aspettative dei cittadini».
Su queste basi, Cittadinazattiva onlus – Tribunale per i Diritti del Malato e l’Azienda Ulss 8 Berica hanno convenuto di promuovere e sviluppare un percorso in compartecipazione volto alla definizione del “Patto di Ospitalità”, un Codice Deontologico di Servizio all’interno del quale saranno esplicitati i diritti e i doveri degli operatori sanitari e dei cittadini. L’obiettivo del documento è promuovere una cultura del cambiamento per passare dall’antica idea di un servizio di accettazione e ricovero presso l’ospedale ad una nuova visione di “ospitalità”.
Cittadinanzattiva onlus – Tribunale per i Diritti del Malato